un blog-notes dal tono sostenuto

Wednesday, July 25, 2007

I ricordi pieni

"Dopo l'11 settembre 2001, il New York Times cominciò a pubblicare ogni mattina i ritratti dei morti delle Torri Gemelle. Erano brevi biografie, scritte con passione, piene di vita e di particolari. Uno dei primi giorni rimasi stupito nel leggere la storia di un agente di borsa che aveva da poco coronato il suo sogno di comprarsi una Porsche ma, siccome aveva il vizio del sigaro, l'auto si era subito riempita di fumo e cenere. Mi chiesi che tipo di ricordo fosse, che senso avesse celebrare così il morto di un attentato. Poi provai ad immaginare se lo schema classico della celebrazione retorica - "Ottimo padre di famiglia", "benvoluto da tutti", "impiegato modello", "cittadino irreprensibile" - fosse stato ripetuto centinaia di volte, fino ad arrivare a ricordare tutte le 2595 vittime di Manhattan. Nessuno li avrebbe letti, nessuno li avrebbe ritagliati, nessuno ne avrebbe conservato memoria. Invece ho ancora in mente la storia di una donna che aveva l'ufficio ai piani più alti ed era felice perchè dalle finestre poteva vedere, giù in basso, la scuola del figlio. E' stata la dimostrazione che sono i particolari a tenere viva la memoria, i ricordi pieni, vissuti e non la prosopopea".

Mario Calabresi, "Spingendo la notte più in là"

Sunday, July 22, 2007


non riesco ad arrabbiarmi con te neanche ora. anzi rido, rido per mezz'ora perchè fa tutto veramente ridere. se non fosse vero. so che mi stai raccontando solo una piccola parte di tutta la storia, il resto lo dovrò intuire come al solito.
fa fresco, il panorama è bellissimo, c'è la scia di un motoscafo nel golfo e la mia granita alla menta è quasi finita. d'un tratto riesco solo a guardare la statua di calliope (c'è scritto che è calliope, mica la riconosco dalla faccia) che sta sul parapetto. rido, m'arrabbio, ti ascolto, e che ne so. dopo un po' rimane solo il che ne so. devo aver tenuto la bocca aperta per mezz'ora, ridendo o arrabbiandomi o ascoltandoti.

la mia bocca è la più ingenua che esista credo.

tu avevi un'espressione diversa alla fine. tanti anni che ti conosco e ancora espressioni che non capisco. dici che hai bisogno di spazio ora. vero. è tutto così assurdo che se non ti fai aria rischi di soffocare senza nemmeno accorgertene. sono la persona migliore che potevi conoscere, ti dico io. e senza nemmeno accorgermene inizio a pensare che forse è vero. mi alzo, c'è ancora da pagare la granita, il sole sta calando e mi è venuta una fame incredibile.

Wednesday, July 18, 2007

Quando dicevo che avrei voluto avere un po' più di tempo per fare la tesi non intendevo esattamente questo...